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Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e di rappresentanti dell'associazionismo, si sono svolte questa mattina, prima a Massa Finalese poi a Finale Emilia, le commemorazioni per il 4 novembre, Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate e del Combattente, a ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale e dei caduti di tutte le guerre.

Il discorso celebrativo del sindaco, Claudio Poletti:

4 novembre 2025

Buon giorno a tutti, un ringraziamento a ciascuno di voi per essere qui oggi a celebrare la giornata dell’Unità d’Italia e delle forze armate.

Sono trascorsi 107 anni dall’entrata in vigore dell’Armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918 a Padova, armistizio che non solo sancì la fine della prima guerra mondiale, ma consentì anche il rientro degli italiani nei territori di Trento e Trieste, portando a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

I dati storici relativi alla prima guerra mondiale ci raccontano di un numero di caduti compreso tra i 15 milioni e i 17 milioni. Le stime dei morti nella seconda guerra mondiale è di circa 60 milioni morti fra militari e civili. In 25 -30 anni le vittime di due guerre sono circa 80 milioni.

In Italia, nel corso delle operazioni militari, durate tre anni e mezzo, furono più di 600.000 i soldati che persero la vita e oltre 900.000 rimasero feriti.

Ricordiamo, come sempre, che furono 252 i caduti residenti nel Comune di Finale Emilia, ricordati nelle lapidi poste sotto il porticato che conduce alla cupola centrale del Cimitero del capoluogo.

A commemorazione dei caduti, la comunità finalese ha eretto anche due monumenti significativi: a Massa Finalese, la statua del Candido, che il prossimo anno compirà cent’anni, rappresentante un fante in armi a simbolo di tutti coloro che hanno sacrificato la vita nel corso del conflitto 1915-18 e a Finale Emilia le statue rappresentanti la Vittoria e il Sacrificio, opera dello scultore torinese Luigi De Stefanis, collocate nel 1927 in piazza Baccarini.

Le celebrazioni di oggi, dedicate all’Unità d’Italia e alle forze armate vogliono esprimere la vicinanza del nostro popolo alle attuali Forze Armate, che operano a garanzia della pace, della sicurezza e delle istituzioni libere e democratiche del nostro paese e del mondo intero, e ricordare i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione.

ll 4 novembre ci ricorda il prezzo pagato per l'Unità nazionale. Dobbiamo pertanto onorare la memoria di chi ha combattuto e perso la vita, non solo ricordando il loro sacrificio, ma anche riflettendo sull'orrore della guerra e sull'importanza dellapace.

A ben vedere, la fine dei due conflitti arriva solo quando c’è la proclamazione di un vincitore e la sconfitta di un vinto; mi sembra che anche oggi ci troviamo nella stessa situazione: le conseguenze di una Guerra prevedono sempre un vincitore ed un vinto: non ha mai prevalso la volontà di trovare pacificazione attraverso negoziati, le trattative, a dimostrazione che non abbiamo imparato nessuna lezione dalla storia e siamo tutt’ora impreparati a costruire la pace.

Anche le cause che scatenano una Guerra sono sempre le stesse: espansione territoriale,controllo e appropriazione di risorse, nazionalismo, imperialismo, xenofobia e razzismo.

Oggi, più che mai, pertanto, è fondamentale ribadire il nostro impegno per la pace e tentare che non prevalgano le condizioni per arrivare ai conflitti.

La nostra Costituzione afferma che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa.

In un momento in cui il mondo è segnato da conflitti e tensioni, dobbiamo continuare a promuovere i valori di democrazia e solidarietà, costruendo un futuro in cui la guerra non sia una soluzione.

Ricordiamo i caduti e rinnoviamo il nostro impegno per un'Italia unita, libera e in pace.

Che il loro sacrificio ci ispiri a lavorare per un mondo migliore, dove la pace e la giustizia prevalgano su ogni forma di conflitto.

Ancora Grazie a tutti voi e buona giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze armate.

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Ultimo aggiornamento: 04-11-2025, 11:29