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Lunedì 10 luglio alle ore 12 tutti i cellulari collegati a celle di telefonia mobile dell'Emilia-Romagna suoneranno contemporaneamente e con un suono diverso rispetto a quello delle normali notifiche o chiamate.
E' IT-ALERT il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, promosso dal DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE, PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
Ma nessuna paura: è un messaggio di prova che, quando il sistema nazionale sarà operativo, permetterà di diffondere allarmi pubblici che arriveranno sui dispositivi mobili di coloro che si troveranno in un’area interessata da gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. L’obiettivo è favorire l’informazione tempestiva alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, per cercare di minimizzare l'esposizione individuale e collettiva al pericolo.

Cosa bisogna fare una volta ricevuto il messaggio? Assolutamente nulla se non leggerlo e, come avviene per qualsiasi messaggio che riceviamo, toccare lo schermo in corrispondenza della notifica per confermare la ricezione e ripristinare le funzionalità del telefono.
È poi importante, per chi vuole collaborare, compilare il questionario sul sito indicato nella notifica ricevuta per aiutare il Dipartimento Protezione Civile a migliorare il sistema.

La trasmissione via cellulare è gratuita e anonima: non è necessario registrarsi e il proprio numero rimane sconosciuto. Non ci sono dunque implicazioni sulla privacy perché non viene acquisito alcun dato personale.
IT-ALERT non sostituisce ma affianca e integra i sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale.

Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un'area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.
Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

Una volta chiusa questa prima fase, nel 2024, IT-ALERT diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

Alcune precisazioni:
1) l’iniziativa non ha un coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali. Viene gestita direttamente, in questa fase, dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile e risponde a quanto previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano.

2) Si tratta di un TEST realizzato proprio per individuare le eventuali problematiche che questo sistema di allerta può registrare. Per questo, dopo l’avvenuta effettuazione del test, è importante compilare, come suggerito, il questionario alla pagina www.it-alert.it/it/, precisando le anomalie riscontrate.

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Ultimo aggiornamento: 02-09-2023, 13:11