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Divani lasciati nei fossi, sacchi di rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti, scarti industriali nei piazzali, cartacce, bottigliette e mozziconi ovunque tranne che nei cestini: sono scene che, purtroppo, conosciamo fin troppo bene. Ogni anno, Geovest raccoglie centinaia di tonnellate di rifiuti abbandonati che non solo degradano il paesaggio, ma generano disagio, costi economici e impatti ambientali che ricadono su tutta la collettività. Solo nel 2024, negli undici comuni del bacino Geovest, sono state raccolte 650 tonnellate di rifiuti abbandonati, con una spesa complessiva di 270.000 euro per la raccolta e ulteriori 72.500 euro per lo smaltimento.

Costi ingenti che potrebbero essere evitati con piccoli gesti quotidiani di responsabilità: conferendo correttamente i rifiuti nei contenitori appositi, utilizzando i Centri di Raccolta per gli ingombranti o richiedendo il servizio di ritiro a domicilio e segnalando i casi di abbandono.

Ogni rifiuto ha un posto giusto e abbandonarlo non è mai la soluzione. Da qui nasce “Rifiuti selvatici”, la nuova campagna di comunicazione di Geovest, concepita per affrontare in modo diretto e innovativo il tema dell’abbandono dei rifiuti. Si gioca con la classificazione linneiana dei rifiuti, come fossero veri e propri animali selvatici immortalati dalle fototrappole. Un piccolo bestiario che può tramutarsi in uno strumento prezioso per combattere la pratica dell’abbandono rifiuti.

Info: https://www.geovest.it/una-specie-invasiva/

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Ultimo aggiornamento: 21-05-2025, 06:21